Lo si sa sempre
che verrà un momento
– è già qui in agguato è sotto è dentro –
in cui il disordine l’avrà avuta
vinta a tutto campo
senza neanche un superstite
un abc, un qualunque fondamento
generale, un solo gesto.
Ma forse anche le cose come stanno
hanno un ordine
tanto più vasto
da uscire dall’inquadratura
da non entrare mai
in nessuna mente
così il massimo di reale combacia
con l’astrazione pura
come quando la notte
essere e non essere
niente
si equivalgono.
La fine di quest’arte (Einaudi, 2015)
Foto di Dino Ignani
semplicemente bella