Ah, la cara bocca baciata:
appena fu toccata apparve il suo viso
e nelle mani fu stretto un ricordarsi
e la lingua parlò che bello è il sorriso
sorpreso negli occhi. Nuova vita allora
mi coglie se vesto il mio corpo di foglie
per apparirti come albero in primavera.
La sera è tenue quando ti abbraccio
e l’andare si fa più breve
se pur solitario ripenso a quanto di baci
offriva la nostra comunione di allora
e nello specchio quelle figure mostrano
di nuovo il nostro inverno di ora
che cogliamo un poco d’eterno
del grembo dell’essere quaggiù
sperduti e quasi irrisi
e si scopre pace alla finestra illuminata
prima scordata che scrivevo versi di male.
Chiusa poesia della chiusa porta (Bertani, 1987)