Non mi trovava
mio cugino Carlo
quel pomeriggio che giocavamo
a nascondino, ed ero l’ultima
da recuperare. Gli altri
correvano per aiutarlo:
a spiare negli anfratti
del prato, nel parcheggio
vicino, tra gli alberi e la siepe.
Ma dimentica di loro
e di tutto
giacevo nel fosso
a guardare il cielo
che mi perdonava.
I bambini come matti urlavano
insulti a perdifiato,
e io tacevo.
L’attesa (Marco Saya, 2018)
Nascondersi, per esser cercati.
Nascondersi per non trovarsi
Sotto gli occhi di tutti: subisco un Truman Show degli imbecilli guardoni da decenni, da quando le mie figlie erano bambine. Forse, cara Rossella, dovrei andare a raccontarmi nei salotti televisivi di Maria De Filippis e Barbara d’Urso?
Non sono io che sto compiendo un reato penale gravissimo.
Se vuoi, vieni a trovarmi: Via Ca’ Nova 33, Garda (VR).
Preferisco il silenzio al pettegolezzo, la riservatezza all’esibizione. Non è una colpa.
alida.airaghi@gmail.com