Felice. Ma come è possibile che questa felicità,
così colma, comprenda
anche tutti i disagi, tutti gli assilli?
Il sole alto sulla piazza, la folla svagata, i cani,
la violinista con l’orchestra nel registratore,
colombi, vocii, motori, le bestemmie dell’uomo in bicicletta,
la vecchia dei fiori puzzolente di orina. Tutto visto, sentito,
e il pensiero dell’amore assente
e il pensiero di essere vivo e breve.
Felicità e disperazione.
Simmetrie (Mondadori, 2007)
Un pensiero su “Elio Pecora”