E tu, tu pure –
fatta crisalide,
come tutto quello
che la notte ha cullato.
Questo sfarfallio, questo volteggiare intorno:
io lo sento – e non lo vedo!
E tu,
come tutto quello
che è sottratto al giorno:
crisalide.
E occhi, che ti cercano.
Tra questi il mio.
Uno sguardo:
un altro filo, che ti avviluppa.
Questa tarda, tarda luce.
Io so: i fili luccicano.
Di soglia in soglia (Di soglia in soglia, 1996), a cura di Giuseppe Bevilacqua
Una piccola correzione: il traduttore è Giuseppe Bevilacqua, non Alberto.
Grazie per la segnalazione!
E’ quasi impossibile procurarsi le raccolte di Paul Celan uscite postume. Potete aiutarmi?