Linguaggi
Molti linguaggi
volano su questo mondo
si scontrano, generano scintille
a volte è odio
a volte è amore
il palazzo della ragione
precipita nel silenzio
pensieri leggeri come strisce di bambù
intrecciano cesti
colmi di ciechi funghi velenosi
animali in movimento dipinti sulla roccia
corrono calpestando fiori
un dente di leone cresce
nel segreto di un angolo
il vento ha portato via i suoi semi
molti linguaggi
volano nel mondo
ma la nascita di una lingua
non può accrescere né diminuire
il muto dolore dell’umanità
La rosa del tempo. Poesie scelte 1972-2008 (Elliot, 2018), a cura di R. Lombardi
Bellissima la poesia di bei dao! È esemplare per noi che scriviamo poesie
le parole sono scritte come il pentagramma giuda gli strumenti musicali imponendosgli quello che devono fare: ubbidire.
Cosi la parola s’impara sui libri mono-grammaticati da una ragione per fare poi rumore e comandare. Musica e rumore sono due ordini umani dettati dalla ragione.
Sono le ragioni a scontrarsi e a fare scintille non le parole. I soldati non conoscono le parole nemiche e in silenzio combattono, poi nell’enfasi ecco il rumore della voce animale prendere forma, vorrebbe dire qualcosa che l’altro capisca e anbedue ruggiscono per spaventare. Le parole non volano, ma sorvolano se capite, quindi si fa silenzio e pace.