Siamo noi, polline e polvere. Poche ore per ere di lontananza. Come la chioma di un albero prima della bufera che disperde. Avere due occhi, riconoscerti. Di tutti i nomi che ti hanno chiamato, mi porto alla bocca tre sillabe di silenzio.
Inedito pubblicato nella rivista «Levania», l’errore, n. 8, dicembre 2018
Foto di Dino Ignani
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