Di tutto questo mi rimarrà un ricordo,
del ragazzo disceso alla spiaggia, di febbraio,
in una azzurra giacca a vento, che cammina
le mani in tasca sulla riva, nel brusio.
Io ero assorto, alzai lo sguardo e lo vidi
ciondolare pigramente tra i gabbiani,
che all’aria opaca filavano beati, aperti
giri in un vetro, sulle punte macchiate delle ali.
E c’era per sempre un vecchio con la bicicletta
un signore con un bracco agile e chiazzato,
una giovane donna col bambino al sole di un chiosco,
l’anima mia stinta ad un moscone screpolato,
e lo sguardo, tra i divelti capanni, da un gruppetto
di ragazzi intenti a un saccheggio, di un fanciullo assassino.
Trentennio (Einaudi, 2010)
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