Fu là nei giardini dei salici che io e la mia amata ci incontrammo;
Ella passava là per i giardini con i suoi piccoli piedi di neve.
M’invitò a prendere amore così come veniva, come le foglie crescono sull’albero;
Ma io, giovane e sciocco, non volli ubbidire al suo invito.
Fu in un campo sui bordi del fiume che io e la mia amata ci arrestammo,
E lei posò la sua mano di neve sulla mia spalla inclinata.
M’invitò a prendere la vita così come veniva, come l’erba cresce sugli argini;
Ma io ero giovane e sciocco, e ora son pieno di lacrime.
Poesie (Mondadori, 1974), traduzione di Roberto Sanesi
Lo avrei voluto conoscere ai tempi della scrittura della mia tesi di laurea sul teatro underground americano
grande poeta grandissimo . che altro dire?
E’ il testo della mia canzone irlandese preferita.
Suggerisco di ascoltarla su Youtube: Down by the sally gardens, nell’interpretazione dei Clannad.
Splendide le immagini dell’amore panico che si potrebbe compiere e consumare così come in natura “le foglie crescono sull’albero” e “come l’erba cresce sugli argini”. E’ il canto di un Paradise lost, di una condizione idilliaca e primigenia, che non è più di appartenenza per il poeta invischiato nel rimpianto per essere stato troppo giovane e sciocco e non aver sancito con la giovane dai piedi nivei il saldo connubio, allora agevole e rassicurante, ora lontano e rimpianto.