Poesia scritta dalle parole #9
Non sei credibile
perché sei maschio.
Làsciatelo dire da noi parole
che in italiano infatti siamo femmine
la nostra desinenza è femminile.
(tra l’altro, è indicativo
che il sesso delle parole stia alla fine,
sulle estremità. Sarebbe come avere
cazzi e vagine aperte
sulle mani, sui piedi,
invece che protette fra le cosce
di due sillabe interne,
per esempio lamApad,
sofOfitt, temApest,
oppure sul cocuzzolo
Ofuoc, Aguerr, Efulmin, Odisastr)
Qualunque cosa dici
sei maschio quindi porco
puerile irresponsabile
ambizioso narciso.
E anche se soffri sarà sempre meno
della sofferenza femminile
che infatti è femminile.
Se il dolore è maschile
è perché è inferto dai maschi.
Lascia che siamo noi a rappresentarti,
a farti da avvocate.
Ogni riga è un processo
intentato da noi nei tuoi confronti
e questo ti conviene
perché mostrarti accusato
ti procura indulgenza
se non proprio una vera assoluzione.
Le nuvole e i soldi (Einaudi, 2018)