Non so se mio fratello mi ha scordato
Ma io mi sento immensamente solo,
Con la mia cara testa lontana, impallidita
Nel cercare un ricordo menzognero.
Davanti a me sul tavolo ho questo suo ritratto,
Non so se fosse bello oppure brutto.
Come una tomba il Doppio è vuoto e vano.
Ho perso la sua voce, la sua voce adorabile,
Giusta e che sembra fatta falsa apposta.
Forse l’ignora, postumo tesoro.
Viene evocata fuori lettera, di
Colpo distrutta penna e carezzevole.
Décervelage. Poesie patafisiche (e non) – (Nottetempo, 2015), a cura di A. Amerio