Ritorni dell’amore come era
A quel tempo eri bionda e grande,
solida spuma ardente ed elevata.
Parevi un corpo staccatosi
dai centri del sole, lasciato
da un colpo di mare sulla sabbia.
Tutto era fuoco a quel tempo. Bruciava
intorno a te la spiaggia. A rutilanti
vetri di luce erano ridotte
le alghe, i molluschi, le pietre
che le ondate spingevano contro di te.
Tutto era fuoco, fulmine palpito
d’onda calda in te. Se era una mano
che osava o le labbra, cieche braci
volando fischiavano nell’aria.
Tempo incendiato, sogno consumato.
Io mi rotolai nella tua spuma a quel tempo.
Rivista Poesia (n. 134, dicembre 1999), traduzione di Vittorio Bodini
una sensuale e splendida rivisitazione balneare della mitologica nascita di Venere, un ardente scroscio di versi che incendia la fantasia