Erika Burkart


La mattina quando comincia a nevicare

Questa notte, dal sogno,
ho preso una stella.

Ma dove nasconderla
quando si sfalda il sonno
e l’uccello del mattino
con becco d’acciaio
m’incide il volto?

Basso è il cielo,
cade neve sui campi,
si disfano
nelle zolle i fiocchi
come i nostri pensieri
in disperse parole.

Il silenzio è l’assenza
di ogni rumore. Resta
il battito del cuore
che oscilla
su sigillate fonti.

 

Cento anni di poesia nella Svizzera tedesca (Crocetti, 2013), trad. it Annarosa Zweifel Azzone

2 pensieri su “Erika Burkart

  1. Neve e silenzio. L’ideale per camminare da soli e ascoltare il battito del cuore: è accelerato? rallentato? regolare o disubbidiente? Non tentare di ammaestrarlo, è inutile. Ascolta soltanto.

    La mattina quando comincia a nevicare*

    Questa notte, dal sogno,
    ho preso una stella.

    Ma dove nasconderla
    quando si sfalda il sonno

    e l’uccello del mattino
    con becco d’acciaio

    m’incide il volto?
    […]
    Basso è il cielo,
    cade neve sui campi,

    si disfano
    nelle zolle i fiocchi

    come i nostri pensieri
    in disperse parole.
    […]
    Il silenzio è l’assenza
    di ogni rumore.

    Resta il battito del cuore che oscilla

    su sigillate fonti.

    Erika Burkart, Cento anni di poesia nella Svizzera tedesca (Crocetti, 2013), traduzione di Annarosa Zweifel Azzone

    *La stessa lirica burkartiana, proposta in distici:..
    mi pare che esteticamente riceva un guadagno, la forma-poesia è decisiva…

    (gino rago)

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