Giovanna Rosadini


Infanzia

II.

Da piccola non c’erano guerre, e il mondo
sorrideva, pettinato e ben educato.
Ci chiamava un riflesso iridescente,
modellava il nostro sguardo, ne asciugava
le ombre, sarebbe sempre stato così.
Luce alta e diffusa disegnava strade e case,
i luoghi semplici del nostro divenire,
giardini ricolmi dei misteri colorati dei fiori
cuciti dal ronzio degli insetti, quella
sospesa immobilità nei pomeriggi
delle stagioni di mezzo, è sempre maggio
riguardando indietro, è sempre tempo
di promesse, e complicità salde e leggere
che sono, e non occorre dire.

 

© Inedito da Fioriture capovolte (di prossima pubblicazione presso Einaudi)

© Foto di Dino Ignani

2 pensieri su “Giovanna Rosadini

Rispondi