Alessandro Moscè


Stazione di Roma

L’ombra immobile di Roma Termini
dove i maghrebini fumano sigari
scorre nell’aldilà
e si sente la purezza
nelle facce occhialute di chi si affretta ai binari,
di chi si affaccia dal finestrino dell’Intercity
che sfila via indolente.
La messicana chiede l’elemosina al binario 6
e sui capelli corvini si posa una mosca
mentre l’abusivo vende giornali e fazzoletti
agli studenti che si accodano.
Nella metropolitana buia
ci sono amori da reinventare
in una routine che non è più
nel ritardo della Freccia Rossa,
nel canto di un barbone senza fiato,
nella morsa di un biglietto da timbrare

 

© Inedito di Alessandro Moscè

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