Maria Grazia Calandrone


come sono operose le creature,
con che attenzione passano i pennelli
sulle assi di legno

eppure sanno di dover morire

ma ora
fanno
e facendo
dimenticano

e sono dèi davvero, veramente immortali, in questa svolta di sole sulla prima verdissima erba di aprile
questi quattro ragazzi col pennello e l’odore di fresco e di vernice,
la birra nella tasca dei calzoni, il berretto a sghimbescio e il sorriso che dice io sono vivo, io in questo momento

sono vivo per sempre

 

Roma, 4 aprile 2016

 

© Inedito da Il bene morale (in uscita per Crocetti)

© Foto di Dino Ignani

3 pensieri su “Maria Grazia Calandrone

    • Carissimo Francesco,

      Non capisco chi o che è brutto.
      Se parli (scrivi) di poesia, allora sono sicuro che Lei legge sicuramente soltanto i fumetti.
      Sara meglio di cominciare a leggere i classici della letteratura italiana. E poi anche letteratura contemporanea. Se Lei fa riferimento alla Maria Grazia, mi dispiace, sono costretto di rinunciare a rispondervi.

      Cordialmente,

Rispondi