come sono operose le creature,
con che attenzione passano i pennelli
sulle assi di legno
eppure sanno di dover morire
ma ora
fanno
e facendo
dimenticano
e sono dèi davvero, veramente immortali, in questa svolta di sole sulla prima verdissima erba di aprile
questi quattro ragazzi col pennello e l’odore di fresco e di vernice,
la birra nella tasca dei calzoni, il berretto a sghimbescio e il sorriso che dice io sono vivo, io in questo momento
sono vivo per sempre
Roma, 4 aprile 2016
© Inedito da Il bene morale (in uscita per Crocetti)
© Foto di Dino Ignani
Che brutta!
Carissimo Francesco,
Non capisco chi o che è brutto.
Se parli (scrivi) di poesia, allora sono sicuro che Lei legge sicuramente soltanto i fumetti.
Sara meglio di cominciare a leggere i classici della letteratura italiana. E poi anche letteratura contemporanea. Se Lei fa riferimento alla Maria Grazia, mi dispiace, sono costretto di rinunciare a rispondervi.
Cordialmente,