(il poeta) come tutti ha un corpo solo
fatuo o desolato traversato
dagli immensi meridiani
della terra, al centro un vuoto
esasperato nòcciolo di fuoco
turbamento eventuale, logo
del vulcano un tempo.
Attardato ai sensi da accordare
in sentimento o ciclo o pelle o anima
più non si sa dove, più non sa che le parole
sono così spesso carne.
(il poeta) è un corpo solo
arruffa speme
seme di inquietudini
dormienti il giorno
in un risveglio prossimo
all’assenza o confusione
di pensieri in tracce
(pensieri di pensieri)
(il poeta) è un corpo solo
inesatto nell’accento e di parole
trasformate ad arte più concreta
d’esser vivi- Quando scrive
ha un corpo imperfettamente teso
all’apparire del sovrasenso bisbigliato
povero, già destinato
sempre al limite riprendersi
quel tutto dato a incanto
dispiegata forma dell’ineguale
all’esercizio del nascondere
e parlare di tempo, di tempo, di tempo
di che tempo fa in questo esatto
punto del continente australe
arrovesciato svolto il corpo dell’attesa
Avventure di un corpoanima (puntoacapo, 2017)