Chi vede la mia ragazza non lo sa
che il suo cuore è un porto tranquillo
pieno di luce, con le barche alle funi
e la gente che aspetta l’ora del pranzo.
Chi mi vede non lo sa
che sono una nave inquieta
che cerca tempesta a ogni onda.
E chi ci vede insieme non sa
che siamo in due su un filo
sottilissimo tra pianeti in orbita
e insegne di slot e lavanderie,
siamo una casa storta sul fiume
che chiama pesci ed erbe alla festa.
Chi ci vede non vede
il diamante che riemerge
dopo millenni di buio.
© Inedito di Valerio Grutt
© Foto di Dino Ignani
uno squarcio che si fa largo nella luce di questa mattina