Giovanna Rosadini

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Esercizi di rinominazione

A volte rimaniamo senza voce
perdiamo l’aderenza dei nomi con le cose
e il mondo se ne va per conto proprio
ci lascia indietro, non si cura di aspettare
che ritroviamo il passo adatto a proseguire

A volte finiamo per abitare un’assenza
nostro malgrado, consumati da una
nostalgia che sa di fumo, i sensi sfilacciati
e dispersi, noi che li vorremmo sempre acuti,
noi che non viviamo certo sulla luna

A volte ci piace raccontarci una storia
che possa colmare un bisogno elementare
bariamo con noi stessi per salvarci la vita
o forse solo per mantenerla mobile e vera
fino a prova contraria, finché la nota tiene

A volte perdiamo il filo che lega insieme
le cose, tutto rotola disordinatamente
sul pavimento di una coscienza disossata,
fantasma di presenza ormai perduta,
eco sbiadita di antiche cantilene

A volte il tempo condensa in modo strano
e non ci trova, perduti all’implicito della sua voce
sottotraccia, alle ragioni diurne del suo ritmo
che pare pulsare ormai lontano, e noi
assorbiti in un fondale arcano, altri da chi siamo

 

© Inedito di Giovanna Rosadini

© Foto di Dino Ignani

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