Un esemplare selvatico gigantesco che sorge da un roveto
ad A. A.
Stanotte ti ho sognata. Accendevi dei fuochi
in una struttura aperta
piuttosto grande – perché altri, più giovani
sapessero. In cielo – con
le spire del fumo – si formava
prima un occhio, poi il volto
intero di una divinità
maschile. Cercavi
di riprodurla
su carta
leggera – ma svaniva, coperta da altre nuvole
nella sua disperazione solare.
Poi sedevamo in casa – su un divano
bianco come i tuoi fogli – e tu eri:
due. Mi stavi
una a destra
e una
a sinistra. A destra recitavi
a memoria,
a sinistra piangevi.
© Inedito di Maria Grazia Calandrone
© Foto di Dino Ignani
bellaaaa