scimmia lunare
la poesia non è che questo
rimbalzare del suono tra angoli bianchi
di crateri preistorici – un vuoto calcinato avvitato al fondo
dell’orecchio umano
come pelle con osso
il cantiere è la vita, l’oro della pazzia, tutta l’umana gioia
il poeta è la scimmia lunare. il suo corpo
non è mai solo: traslocato
dal favo fiottante
della parola nella cella vuota
della parola, il suo corpo
prende in sé
– fisicamente tra i suoi occhi divisi –
il centro della terra, metallo liquido
composto
dalla pena e dalla gioia
di tutti
egli sa solo trasformare in canto
il sangue della specie
sebbene il suo corpo sia una comune
entità chiusa, in trasparenza la sua massa risulta
sciolta all’interno per un fenomeno di combustione
mentre attinge
alla lingua comune
della specie, a quella lingua in allontanamento
come un arcobaleno lunare
che risorge dai luoghi dell’origine,
dove la lingua serve a stare insieme
per dire le cose, è solo
compassione
© Inedito di Maria Grazia Calandrone
© Foto di Dino Ignani
Bellissima poesia che suona con le parole.
Ti rispondo con una mia poesia
Poeta
Sono frasi dettate dall’anima
Scritte per evadere dal mondo
dall’ipocrisia, dalla rabbia, dalla tristezza
Non sei niente
Sai poco di rime
Poeta poe poe
Le parole scorticano ogni ansa
Uscendo una scia di male lasciano
scontento, rassegnazione, gioia, ipocrisia
Non sei niente
Sai poco di rime
Poeta poe poe
Il vuoto lasciato dalla frase sgorgata
si copre di gelo e dimentico
le violenze, l’ira, l’odio, l’amarezza
Non sei niente
Sai poco di rime
Poeta poe poe
Dimenticanza amica della resilienza
ritempra mente e corpo
A incassare gelidi verbi avvelenati son pronta
Non sei niente
Sai poco di rime
Poeta poe poe