Racconto sentimentale
In seguito ci vedevamo sempre più spesso.
Io stavo a un’estremità dell’ora,
tu − all’altra,
come le due anse di un’anfora.
Solo le parole volavano fra di noi,
avanti e indietro.
Il loro vortice pareva essere quasi visto,
e all’improvviso,
piegavo un ginocchio,
e poggiavo il gomito a terra,
solo per vedere l’erba inclinata
dalla caduta di qualche parola,
come sotto la zampa di un leone in corsa.
Le parole ruotavano, ruotavano fra di noi,
avanti e indietro,
e quanto più ti amavo, tanto più
ripetevano, in un vortice quasi visibile,
la struttura della materia, dall’inizio.
La guerra delle parole (Le Lettere, 1999), trad. it. F. Del Fabbro, A. Tondini
Un pensiero su “Nichita Stănescu”