Robert Louis Stevenson

Robert-Louis-Stevenson
The Land of Nod

From breakfast on through all the day
At home among my friend I stay:
But every night I go abroad
Afar into the land of Nod.

All by myself I have to go,
With none to tell me what to do –
All alone beside the streams
And up the mountain-sides of dreams.

The strangest things are there for me,
Both things to eat and things to see,
And many frightening sights abroad
Till morning in the land of Nod.

Try as I like to find the way,
I never can get back by day,
Nor can remember plain and clear
The corious music that I hear.

*

Il paese dei sogni

Dal mattino in poi per tutto il giorno
me ne sto a casa con gli amici intorno,
ma ogni notte parto e mi allontano
nel paese dei sogni, remoto e strano.

Devo andarci da solo, completamente,
nessuno che possa dirmi niente,
da solo risalgo i fiumi ondosi
e salgo verso i sogni misteriosi.

Strane cose mi stanno ad aspettare,
cose da guardare e da mangiare,
e tante visioni orride in quel mondo
finché il mattino non cambia lo sfondo.

Inutile cercare di ritrovare la via,
di giorno non ricordo dove sia,
né riesco esattamente a ricordare
la strana musica che udivo risuonare.

 

Poesie di viaggio (EDT, 2009), a cura di R. Mussapi

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