Gioia
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno l’avrà già pensato.
Non piangere.
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo starà pensando.
Non piangere.
Ciò che ora io penso,
chissà dove nel mondo,
qualcuno lo vorrà pensare.
Non piangere.
Che gioia!
In questo mondo,
chissà dove in questo mondo,
io sono composto di molti Io.
Che gioia!
Io sono composto
di molti Altri.
Non piangere.
L’isola che canta. Antologia poetica 1992-2002 (LietoColle, 2015), trad. it. V. D’Urso
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
è bello, molto bello, iniziare una giornata così. con questi risuoni “gong” : “non piangere”
L’ha ribloggato su Tracce e Sentieri..
L’intento del componimento è quello di infondere serenità, ma non ne sono convinta. Sotto il velo di pacatezza sprigiona uno scoraggiamento, l’impulso di accasciarsi dentro l’annullamento di un tutto che assorbe la singola voce e la vanifica. Il reiterato Non Piangere testimonia di un iniziale senso di avvilimento che cerca motivazioni nella razionalità.