Gabriele Belletti

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Dina
li sente pulsare
i corpi dei ricordi:

il campanello di casa,
l’abbaiare del cane
prima di uscire,
una sera d’estate
prima di partire,
l’odore dell’abbraccio
della madre Michela,
il volto della maestra
delle elementari
tornata al Nord
in primavera.

Ma lei non uno
riconosce,
ci nuota attraverso
e qualche filamento
la intercetta.

Poveretta
si emoziona
per qualcosa che
sente

ma costretta è
a riconoscere
solo poco più
di niente.

 

Krill (Marcos y Marcos, 2015)

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