Preghiera a sua madre perché muoia
Tu drappeggi dentro ore lunghissime
e un immenso niente ti pondera
tu ricorda un infinito
e le sue stelle. Ricorda
mamma, e non avere paura adesso
che la tua pelle s’è fatta
di velo, e una carezza la strapazza
non avere paura
non andare nel fondo
dove il decubito guasta ogni fiore
e si apre la carne in fessure
e slabbri d’orrore.
Gesù non sa niente di questo
essere vecchi – non sa
lo spavento lungo e un martirio
al rallentatore. Muori ma’,
muori stanotte dolcemente,
fra un respiro, fra i sogni,
e non restare nella carne
non intrattenerti ora, non distrarti
da questo andare imminente
tu sorridente mia, tu dolce,
tu signora allegra che non scendi più le scale
e la notte non puoi alzarti dal letto
e andare a fare pipì – tu
cascatrice favolosa che ti fai solo un graffio
e cadi così spesso da quel tuo vacillare.
Vola – sali – vai in quel posto
che non sappiamo. Diventa luce ma’.
Per me diventa il gran buco del mondo
la scomparsa figura più grande.
Tu discendi con una grazia imbattibile
tu vai giù aggiustando i capelli
e cadi come per cogliere fiori
e chiami la buonanotte
e hai quel sereno dei savi
e dei folli e d’una infanzia
che solo adesso ti godi.
Muori, mammina. Non restare fra
gli spini del tempo. Muori senza dolore.
Non ti attardare
rendi familiare la morte
col tuo abitarla, porta di là
l’immenso femminile
che nello specchietto componi e sbirci
per una voglia di essere fiore
o la fanciulla che si addobba
per lo sposo. Reginella,
svaporata bella signora
che siedi su rotelle come su un trono
di cioccolato, e ancora ridi
e senti il bene e la vita tu l’hai passata
con passetto di danza, canticchiando
Carmen o Norma. Ma’ –
diventa immensa. Tutto diventa.
Canta nel vento. Ridi con ogni foglia
e fai quella luce dei fiori.
E stenditi come la notte
quieta, immensa, eterna.
Tutta terrestre materna luce.
Le giovani parole (Einaudi, 2015)
m’hai dato un’anticipazione del libro che ho appena ordinato… (una settimana fa…)
Che se non avessi letto titolo e autore avrei ugualmente capito ch’erano versi… suoi.
L’adoro!
Vedo che i suoi temi stanno cambiando… Siamo coetanee… me la sento proprio vicina!
una poesia meravigliosa! colpisce dritto al cuore e lo fa fermare per un attimo
Ok, aiutatemi a capire… è un annetto corca che vedo aforismi e citazioni della Gualtieri .. va molto di moda mi pare. La mia domanda è questa: cosa mi sono perso di questa autrice?
Sinceramente non sento nulla leggendo le sue poesie; tanto meno ascoltandola recitare!
Ma è solo moda o mi sto perdendo qualcosa?
I suoi temi sono notevoli.forse un po’ meno la verificazione e il lessico. In questo testo, per esempio, troppi diminutivi:mammina , specchietto, passetto.
Grazie, approfondirò…
L’ha ribloggato su mioblogdeibloge ha commentato:
MARIANGELA GUALTIERI
L’ha ribloggato su Pittura e scrittura – Giuse Iannello.