Di memoria e di oblio un giorno niente
resterà se non un canto presso la sua culla
nulla celando e nulla rivelando
canto senza parole dalle parole non compreso
canto che salirebbe dal profondo dell’anima
come dalla terra convolvoli e nasturzi
come voci nel suono d’organo alla messa
si stringerebbe il nostro sperare in questo canto
nessun conforto esiste oltre questo canto
e nessuna tristezza lontana da quel canto
contiene astro e animale come in un tessuto
e morte e amici senza distinzione
ogni cosa vive in questo canto
poiché vi entrò del più venusto il passo.
Sonetti e poesie sparse (Einaudi, 2010), a cura di R. Tiedemann