Alessandra Frison

alessandra frison

 

Non vi saprei dire nulla di me.
Anni che passano senza ricordi
piccoli gesti tra le mani
vuoti che stentano a dire come di noi
saranno dispersi anche i minimi gesti.

Ho visto parlare qualcuno
nel verde dei vostri parchi
correvano come cani
con la voce di qualche secolo rimasto
nelle loro tracce.

Ci lasciavano raccogliere camelie
sulla strada del Sempione
così rosse che potevano dividere l’erba
o ancora di più, nel fondo, nella radice
nella delusione delle cose
nella costernazione.

Una volta accese le lanterne per la sera
tornavamo nei nostri passi
ognuno alle tiepide cose
ognuno ai sorrisi di pochi
alle facce di molti.

Non vi sapremo dire nulla. Il giorno
che si prova a cercare
è un giorno comune
come una serie di nomi
nelle costellazioni del cielo.

 

Le ore della dispersione (LietoColle, 2013)

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