Messaggera del basso
Quanto tempo c’è voluto
per formare quest’albero
delicato di nervi,
questa velocità d’antenne
di cui soffri,
da cui prendi piacere?
Bastano una manciata di parole,
una raffica imprevista
a distruggere tutto!
Averlo pensato
mi fa paura – eppure
ti so fuori di me
lontano dai miei occhi senza
pietà, mai, come in una
eterna giovinezza
senza pietà, mai
fuori portata
e quanto vulnerabile…
Non dici niente, mi condanni
a cercare la scossa, il crollo, il volo.
Nel lutto della luce (Einaudi, 2004), trad. it. G. Raboni
Un pensiero su “Jean-Charles Vegliante”