Mio padre
Mio padre vendeva frutta e carbone
e intanto accarezzava
un gatto che si chiamava Baruloun.
Se camminava guardava in terra
per vedere se c’era qualcosa da prender su:
un chiodo arrugginito o un laccio per le scarpe
e andava a letto col cappello in testa.
Quando sono venuto a casa
dopo un anno di prigionia in Germania
mi aspettava sulla porta col sigaro in bocca.
“Hai mangiato?” mi ha chiesto. E basta.
Portami ancora per mano. Poesie per il padre (Crocetti, 2001)
Questa è poesia. Bella concreta senza svolazzi gratuiti noti nemmeno a chi li compita 🙂
lo adoro
che bellezza!
Un capolavoro, adoro Tonino Guerra. Che dire poi del volume :”Il miele” . Un grande insomma.
Poesia che prende il cuore. Fusione di paesaggio, gesti quotidiani, affetti profondi che si esprimono con la potente sintesi di un gesto: la potenza della metonimia., come la evocava il Poeta:
Grande Tonino Guerra!
Tutta una generazione, un tempo, in qualche semplice verso che crea un mondo. Questa è Poesia !