Aspetta
Aspetta, per adesso.
Diffida di tutto se devi.
Ma fidati delle ore. Non ti hanno forse
portato ovunque, fino a adesso?
Eventi personali si faranno nuovamente interessanti.
I capelli si faranno interessanti.
Il dolore si farà interessante.
Le gemme che si schiudono fuori stagione si faranno interessanti.
Guanti usati si faranno nuovamente graziosi;
le loro memorie sono ciò che dà loro
il bisogno di altre mani. La desolazione
degli amanti è la stessa: quell’immenso vuoto
ricavato da esseri così piccoli quali noi siamo
chiede di essere riempito; il bisogno
del nuovo amore è fedeltà al vecchio.
Aspetta.
Non andare troppo presto.
Sei stanco. Ma tutti sono stanchi.
Ma nessuno è stanco abbastanza.
Aspetta solo un po’ e ascolta:
musica di capelli,
musica di dolore,
musica di telai che intessono di nuovo i nostri amori.
Sii lì per sentirla, sarà la sola volta,
più di tutto per sentire la tua esistenza intera,
ripetuta dalle pene, recitare se stessa fino al completo esurimento.
da Nuovi poeti americani (Einaudi, 2006), trad. it. E. Biagini
Una coscenza travagliata ma intensa di sogni sopiti che prima opoi si sveglieranno, un concetto di vera vita bellima poesia,complimenti all’autore kinnell
“Fidati delle ore” Un concetto chiave 🙂
Il tempo dell’attesa, quello ci rende forti, più di ogni lotta, la forza della pazienza…per saper cogliere il momento giusto delle cose.
Aspettare… Ma quanto? A volte la vita passa… nell’attesa… Molto bella…
Credo che la tua domanda rimarrà senza risposta, perché non c’è una risposta per ogni momento della vita.
Il bisogno del nuovo amore è fedeltà al vecchio.
Bellissima tutta.