Davide Rondoni

davide rondoni

 

Voler bene a una persona

Voler bene a una persona
è un lungo viaggio–

rupi, cadute d’acqua e bui
improvvisi, dilatati
il chiuso di foreste,
lampi a volte
sul silenzio così vasto del mare

e strade sopraelevate, grida

viali immersi all’improvviso
in una luce sconosciuta.

Voler bene a uno, a mille, a tutti
è come tener la mappa nel vento.
Non ci si riesce ma il cuore
me l’hanno messo al centro del petto
per questo alto, meraviglioso fallimento.

Sugli altipiani di ogni notte
eccomi con le ripetizioni e le mani rovesciate della poesia:
non farli stare male, sono tuoi, non farli andare via

 

Avrebbe amato chiunque (Guanda, 2003)

10 pensieri su “Davide Rondoni

  1. Amo davvero tanto Rondoni e questa è, tra le sue poesie, la mia preferita in assoluto:

    ‘Voler bene a uno, a mille, a tutti
    è come tener la mappa nel vento.’

    ciao!
    momi

  2. Banalità spiazzante e inspiegabile, se non c’è il talento almeno l’età (se non lo studio) dovrebbe servire a qualcosa. La metafora del viaggio si può concederla ad un ragazzino di prima media, eventualmente.

    • Critica infeconda, la tua.
      Dillo anche di Neruda che è un banale ragazzino delle medie…
      Il vento è un cavallo:
      senti come corre
      per il mare, per il cielo.

      Vuol portarmi via: senti
      come percorre il mondo
      per portarmi lontano.

      Nascondimi tra le tue braccia
      per questa notte sola,
      mentre la pioggia rompe
      contro il mare e la terra
      la sua bocca innumerevole.

      Senti come il vento
      mi chiama galoppando
      per portarmi lontano.

      Con la tua fronte sulla mia fronte,
      con la tua bocca sulla mia bocca,
      legati i nostri corpi,
      all’amore che che brucia,
      lascia che il vento passi
      senza che possa portarmi via.

      Lascia che il vento corra
      coronato di spuma,
      che mi chiami e mi cerchi
      galoppando nell’ombra,
      mentre, sommerso,
      sotto i tuoi grandi occhi,
      per questa notte sola
      riposerò, amor mio.

      • Ai miei occhi è evidente che il testo di Neruda non è paragonabile a quello di Rondoni. Non so tu cosa veda e sulla base di cosa ti sia venuto in mente questo parallelismo. Sarebbe interessante capire i tuoi criteri di giudizio.

Rispondi