Marco Bini

Marco Bini

 

Perché non sia la nebbia un infarto a mezz’aria delle cose,
che tutto già pesa da sgocciolare fino a terra.
Non sia spazio, spazio ancora, superflua distanza
cosparsa tra i viventi. Non sbandiamo, teniamoci d’occhio.

Non c’è luce che non passi dal fondo del tunnel
prima di investire la pupilla all’altro capo
col respiro che si allarga rinnovandoci la pelle.

Viene l’ora di portare le ossa a crepitare contro il fuoco;
quando il sole scende al primo piano e la casa
è una meraviglia di arancione per la retina
vorremmo liberarci dai contorni nella stretta,
lasciare lo zaino a terra e correre alle braccia che consolino
queste spalle troppo forti ancora da non servire a niente.

 

da Conoscenza del vento (Ladolfi, 2011)

Foto di Daniele Ferroni

0 pensieri su “Marco Bini

  1. Mi fa venire voglia di vicinanza, di contatto, di attenzione a chi ho intorno. E’ bello quando le parole ti toccano nel punti che ti cambiano il respiro, lo sguardo, il movimento nei rapporti con gli altri.

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