Jamie McKendrick

jamie

 

Margine

Alcuni giocavano a pallavolo usando reti di pescatori;
altri bevevano lattine di Peroni; altri ancora battevano
l’interno in cerca di selci e fonti d’acqua limpida.

Andavo vagando per la riva in direzione del porto
e del cieco faro di Palinuro,
e trovai un delfino che si rovesciava sull’orlo della marea

ottusamente, la pelle a logorarsi sulle pietre appuntite;
poi il filamentoso, accoltellato respiro affannoso del timoniere
fece ritorno dalle ombre e una luce appiccò

il fuoco attraverso la muta laringe della roccia
a Cuma – la pazza che canticchiava solo per calmarlo:
quel luogo crudele porterà per sempre il tuo nome.

 
Chiodi di cielo (Donzelli, 2003), trad. it. L. Guernieri

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