Mi è cresciuta dentro la tua assenza
come un organo nuovo
una fissa presenza che sillaba
sottopelle il dolore di tutte le ere
con lieve e costante cadenza.
Hai ripreso la tua costola
ora brucia nel corpo quel silenzio
insieme ai fiori zitti.
Ho un fiume lento nelle vene.
Se il tuo seme avesse germogliato
in quello spazio vuoto
un’altra me, un altro te
riuscirei almeno ad intuire
il delinearsi di un altro tempo e dove.
L’attimo vero (Davide Ghaleb Editore, 2014)
bellissima!
Splendidi versi, complimenti!