Ora di ginnastica
La mattina accoccolati in fila come classe,
davanti a una spalliera, ed eravamo piccoli
la pelle d’oca per il freddo. – “Pronti!”,
ci gridava il maestro. Lo chiamavamo il porco.
Quanto tempo fa, un mondo d’ombre. E come avremmo
voluto essere via, lontani, in quell’ora di sport.
Ora lo siamo: molto lontani. E trent’anni più vecchi.
Il porco è morto. Fu colpito da infarto.
Ma il freddo non fu mai più così freddo
come in palestra quei mattini presto. – “Chi sarà forte?”
Chi si solleva appeso alla sbarra, con le labbra blu?
Chi si ritira nel suo guscio di chiocciola?
Strofe per dopodomani (Einaudi, 2011), trad. it. A. M. Carpi
Un poeta complesso, che ha scritto pagine straordinarie, capace di costruire testi e poemi con maestria rara; spero che anche il pubblico italiano potrà presto conoscere le sue pubblicazioni più recenti e mi piace sottolineare l’infaticabile lavoro di Anna Maria Carpi che traduce il poeta di Dresda con dedizione e sapienza. Grazie anche per questa proposta.
grazie a te per questo passaggio. non mancheranno altri testi di D. G.
Sa di vita… molto bella!
Mi piace questo genere di poesia, concreto, semplice, che esprime, senza svolazzi ed ermetismi gratuiti.
Molto toccante
molto reale
Di Grunbein ricordo “Porcellana” , grande testo