Giovanna Rosadini

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Come un quadro senza dedica

Non si dovrebbe dire, non è bello da dire,
ma oggi pensando al suo amore
non ritrovavo le ragioni del cuore –
smarrite nel mio stesso smarrimento,
bianca radice cresciuta nell’impasto
d’ombra di un esilio, viva creatura
che non conosce luce, inerme e cieca –
forse sanguinerà nel sole estivo, divelta
alla sua terra, oppure sbiadirà
fino a dissolversi in un alito d’aria,
lei stessa bastoncino d’incenso combusto
sull’altare di una memoria che non si
precisa, ma acuta, presente, intrusiva.
O magari prenderà una forma, sarà
la vela che taglia il mare in diagonale
il ritmo che muove le colline sotto il sole
o il sorriso dei figli per la fine della scuola.

 

© Inedito di Giovanna Rosadini da Fioriture Capovolte

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