Andrea Cati

nebbia

 

È un dato certo dirti ti amo
questo vortice che mi accompagna
tra i capannoni e la nebbia che ci schiaccia
l’odore di plastica bruciata, l’inesorabile
franare delle foglie nell’aria affilata di ottobre.

Questa solitudine che ci sostiene
è una malattia che prende forma
detrito di luce, dettaglio minimale
che taglia le finestre, arreda
i nostri pensieri a colazione:
ci protegge. In qualche luogo
immaginario siamo ancora io e te
gli unici artefici delle nostre sconfitte.

 

© Inediti

22 pensieri su “Andrea Cati

  1. Davvero stupenda…Contenta di essere capitata qui… P.S: Sono una novellina di Wp, ho visto che mi stai seguendo sul blog secondario, quello di traduzioni… Seguimi sul mio blog principale angelapatrono.wordpress.com 🙂

        • Gli inediti fin ad oggi pubblicati son di Andrea e, solitamente, anche la gestione del blog e dei commenti. A volte, come oggi, capita che lasci le “chiavi” ad un suo compagno di avventure poetiche. Grazie comunque per aver dato modo di fare un po’ di chiarezza (ora che si sono scoperte le identità). Saluti!

          • Sono contenta che non sono del tutto andata… Avevo capito bene. A me aveva risposto Andrea e in questo momento non era Andrea ‘al volante’ ma tu …. Arcano risolto (quasi tutto!). Buona serata….

  2. E questo più umano amore somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo,
    all’amore che in questo consiste,
    che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.

    R. M. Rilke “Un giorno esisterà”

Rispondi