Nell’orologio d’acqua
Una donna scrive una poesia dai contorni dorati
sogna meraviglie nate dal petto
tutto le sembra possibile.
Il suo corpo è una moltitudine
possiede appena mani e piedi
e i suoi pori ci ricordano la trasparenza degli angeli
quando si siedono sulle nuvole a cacciare scintille per i loro bagliori.
Una donna si risveglia fatta di spiagge
fatta di sale, che è abbondanza di concerti,
che sono tutte le lingue del mondo
di nascite e di morti
che sono tutto l’ignoto del mondo e della vita.
Una donna si risveglia artefice dei suoi misteri
possiede il potere della sua voce
e scrive una poesia dai contorni dorati
sulla fragilità dei lampi e delle onde.
La poesia Nica (Campanotto, 2007), trad. it. Roberto Pasquali.
è possibile inviarvi delle poesie da pubblicare?
Certo, scrivi a internopoesia@gmail.com
Sarebbe bello che il mondo tutto si risvegliasse artefice dei suoi misteri e levasse la voce non omettendo la paura delle proprie fragilità … lasciando parole con contorni dorati, increspate dalle onde della vita … come le parole che lasci nei tuoi inediti e che lasciano sempre il segno di un pensiero profondo … grazie
L’ha ribloggato su "LA MELA ROSSA DIMENTICATA" di Giorgina Busca Gernetti.
“e scrive una poesia dai contorni dorati
sulla fragilità dei lampi e delle onde”
C’è qualcosa che mi dà un senso di rispecchiamento in questa poesia, soprattutto negli ultimi due versi. Grazie.