padre e madre caduti
frutti che non potevano
marcirmi attaccati
mentre nudo imparavo
a reggere il cielo
come un uccello sul dorso, lasciando
campi e case affondare.
L’azzurro torna
a coprire la terra. Trattengo
nel becco il ricordo,
il seme che sono stati.
da Pasta madre (Aragno, 2013)
Davvero pregevole!
Bellissima!
Che belal questa poesia. Belle le parole, bellissimo il ritmo.
dolcissima
“cucchiaio nel sonno, il corpo/raccoglie la notte” qui ho cominciato a capire poesia.
ma ancora non so se ringraziare l’autrice