È rimasta laggiù, calda, la vita,
l’aria colore dei miei occhi, il tempo
che bruciavano in fondo ad ogni vento
mani vive, cercandomi…
Rimasta è la carezza che non trovo
più se non tra due sonni, l’infinita
mia sapienza in frantumi. E tu, parola
che tramutavi il sangue in lacrime.
Nemmeno porto un viso
con me, già trapassato in altro viso
come spera nel vino e consumato
negli accesi silenzi…
Torno sola
tra due sonni laggiù, vedo l’ulivo
roseo sugli orci colmi d’acqua e luna
del lungo inverno. Torno a te che geli
nella mia lieve tunica di fuoco.
La tigre assenza (Adelphi, 1991)
e mi tocca ribloggarlo! la trovo bellissima….quando una Poesia parla di noi!
Grazie.
L’ha ribloggato su ANOTHERSEA.
Questa è vera Poesia!
È una delle mie poetesse preferite viene troppo poco divulgata…