Invecchiare così, da adesso in poi
contarsi le rughe sulla fronte
i passi, le varianti di ogni sorriso
lo scricchiolare umido delle ossa
dicono che un posto valga l’altro
e invece no, è questo solo questo
il tempo nostro, riflesso addosso
nello specchio d’acqua
che rimanda l’intreccio di due mani
soltanto due: la mia, la tua.
Avremo cura (Zona, 2014)
Bellissima poesia 🙂
Vero, molto bravo Gianni!
Veramente notevole. La chiusura è formidabile.
Grazie per il passaggio!
Riesci a scovare sempre poesie e poeti interessanti.
prenotato librino.
Grazie!
Grazie a te!
Bellissima e dolorosamente vera1