Lucille Clifton

1994

stavo abbandonando il mio cinquatottesimo anno
quando un pollice di ghiaccio
si è impresso vicino al mio cuore

tu hai la tua storia
sai della paura, delle lacrime
della cicatrice d’incredulità

sai che le bugie più tristi
sono quelle che diciamo a noi stessi
lo sai quanto sia pericoloso

essere nate col seno
sai quanto sia pericoloso
indossare una pelle nera

stavo abbandonando il mio cinquatottesimo anno
quando mi risvegliai nell’inverno
di un corpo freddo e mortale

sottili ghiaccioli sporgevano
da quel pazzo capezzolo piangendo

non siamo forse stati bravi bambini
non abbiamo forse ereditato la terra

ma tutto questo tu devi già saperlo
dalla tua stessa vita tremante

 

Nuovi poeti americani (Einaudi, 2006), trad. it. Elisa Biagini

3 pensieri su “Lucille Clifton

  1. Sono delle fredde riflessioni vere ed amare che trattano molti temi rendendola particolarmente piacevole, sopratutto l’ultimo distico. Facendo una ricerca sulla pagina di Lucille Clifton di wikipedia inglese sul millenovecentonovantaquattro non trovo niente. Anche cercando tra gli eventi generali di quell’anno non capisco a quale tragico evento si riferisca, mi chiedo quindi se c’é un evento in particolare o è una riflessione generale. Magari ne sai più di me e potrai illuminarmi:) ciao

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