Napoli, balcone di via Orazio
Guarda quel che fa la natura, se la lasci in pace.
Fa un suo ordine disordine
tra i vasi trascurati sul balcone, crea legami
di menta rampicante, di ortica
e altre erbe rigogliose,
le malerbe.
In mezzo al caso una scopa di saggina,
l’annaffiatoio rovesciato,
la conca rossa dei panni che ho già stesi
ed il triciclo del mio maschietto piccolo.
Niente vorrei toccare, vorrei abdicare.
Cederei l’arbitrio alla natura,
finalmente.
da L’impaziente (Boopen, 2009)
Powerful imagery about nature always being present and taking over. No matter how hard we try to hinder growth it will always out grow us. Beautiful poem.
That’s the truly interpretation of this poem. Mrs. Tempesta is a delicious poet!
ricordo anni fa un amico francese che mi venne a trovare a Roma e mentre passeggiavamo a villa borghese ed io continuavo a scusarmi per quel senso di sciatteria e trascuratezza che tanto mi facevano invidiare le ville parigine, lui ne esaltava la bellezza, dicendomi “Mi piace il senso di disordine e prepotenza della natura, mi sembra tutto così autentico …” probabilmente è vero, se la natura la lasci fare si riappropria di un suo spazio creando un suo ordine .. come nella vita, a volte è proprio nel caos e nel disordine, che si riesce a dare il giusto senso alle cose … “crea legami di menta e di ortica …”
Che bel commento, che arricchimento! Grazie a te per questa condivisione!
Mi prendo la libertà di unirmi e condividere: sì, è un’angolatura di giudizio interessante
Grazie e un saluto (e benvenuto)!
Alchimia di delicatezza e forza evocativa!