È un pomeriggio di fine estate.
La città è un termitaio abbandonato.
Noi, come sempre, siamo in casa tra libri ed aria condizionata.
Un sottofondo di musica scozzese culla le nostre solitudini.
Ti sfioro appena con la mano ed inizi a piangere.
Poi la commozione diventa piacere.
Il tuo corpo nudo è una tigre bianca
una poesia che insanguina la malinconia.
Luci spente. Sudore. Forse amore.
Tutta la casa, la nostra vita
risucchiata, inghiottita
testimone di questa furia
che spariglia e ci conquista.
© Inediti
Questa tua la trovo cinematografica ed evocativa. Non nascondo un po’ di invidia per la donna che descrivi in questo vortice d’amore. Complimenti!
Troppo gentile! Grazie per il passaggio e un saluto!
La passione e l’istinto vanno di pari passo 🙂
assolutamente si! ciao e benvenuta!