Pater noster
Notre Père qui êtes aux cieux,
Restez-y!
Et nous nous resterons sur la terre
Qui est quelquefois si jolie
Avec ses mystères de New York
Et puis ses mystères de Paris
Qui valent bien celui de la Trinité
Avec son petit canal de l’Ourcq
Sa grande muraille de Chine
Sa rivière de Morlaix
Ses bêtises de Cambrai
Avec son océan Pacifique
Et ses deux bassins aux Tuileries
Avec ses bons enfants et ses mauvais sujets
Avec toutes les merveilles du monde
Qui sont là
Simplement sur la terre
Offertes à tout le monde
Éparpillées
Émerveillées elles-mêmes d’être de telles merveilles
Et qui n’osent se l’avouer
Comme une jolie fille nue qui n’ose se montrer
Avec les épouvantables malheurs du monde
Qui sont légion
Avec leurs légionnaires
Avec leurs tortionnaires
Avec les maîtres de ce monde
Les maîtres avec leurs prêtres leurs traîtres et leurs reître
Avec les saisons
Avec les années
Avec les jolies filles et avec les vieux cons
Avec la paille de la misère pourrissant l’acier des canons.
*
Pater noster
Padre nostro che sei nei cieli
Restaci pure
Quanto a noi resteremo sulla terra
Che a volte è cosi bella
Con tutti i suoi misteri di New York
Seguiti dai misteri di Parigi
Che valgon bene quello della Santa Trinità
Con il suo piccolo canale dell’Ourcq
E la sua grande muraglia Cinese
Il suo fiume di Morlaix
E le sue caramelle di Cambrai
Con il suo oceano Pacifico
E le sue vasche delle Tuileries
Con i suoi buoni bambini e i suoi cattivi soggetti
Con tutte le meravigliose meraviglie del mondo
Che se ne stanno sulla terra
Offerte a tutti quanti
Sparpagliate
Meravigliate anch’esse d’essere delle tali meraviglie
Tanto che non ardiscono confessarlo a se stesse
Come una bella ragazza nuda che mostrarsi non osa
E con tutte le orribili sofferenze del mondo
Che son legione
Con i loro legionari
Con i loro reziari
Con i signori e padroni del mondo
Ciascun padrone con i suoi predicatori i suoi traditori i suoi predatori
Con le stagioni
Con gli anni
Con le belle ragazze e i poveri coglioni
Con la paglia della miseria che marcisce nell’acciaio dei cannoni
Parole (Guanda, 1989), trad. it. R. Cortiana, M. Cucchi, G. Raboni
L’ha ribloggato su Il Blog di Lebowskye ha commentato:
Adatta alle ultime cronache dal mondo
esatto!
meravigliosa.
condivido 🙂
…e noi resteremo in questa valle di lacrime.Amen
Ahhhhhhhhhhhhhhh!
che goduria!
yess, ciao!
Mi ha ricordato una poesia del poeta cileno Nicanor Parra, questa:
Padre nostro
Padre nostro che sei nei cieli
pieno di ogni genere di problemi
con l’espressione corrucciata
come se fossi una persona qualunque
non pensare più a noi.
Capiamo che tu soffra
perché non riesci a mettere le cose a posto.
Sappiamo che il Demonio non ti lascia tranquillo
distruggendo tutto quel che costruisci.
Lui ride di te
ma noi piangiamo con te.
Padre nostro che sei dove sei,
circondato da angeli sleali,
sinceramente
non soffrire oltre per noi.
Devi capire
che gli dei non sono infallibili
e che noi sappiamo perdonare tutto.
Rita, questa poesia è meravigliosa! Grazie a te!
Nicanor Parra è l’ideatore dell”antipoesia” che si distingue dalla poesia “alta” di Neruda e di altri poeti cileni suoi contemporanei. Usa un linguaggio molto quotidiano, usando anche parodie, ironia e sarcasmo. E’ stato insegnante universitario di di matematica e fisica. Una personalità molto interessante. Ha da poco compiuto 100 anni. Questo è il suo sito web che trovo molto bello e fantasioso, in spagnolo, ma anche in inglese.
http://www.nicanorparra.uchile.cl/index.html
Grazie, davvero. Cercherò di colmare tale mancanza.
Se ti va invia una sua poesia che preferisci a internopoesia@gmail.com, la pubblicherei volentieri sul blog.
Ora vado nel sito.
Ciao!
Caustica e corrosiva, quanto basta! Un vero atto di accusa verso la religione bigotta e verso i signori della guerra.
Sarebbe un sacrilegio non condividerla 🙂