C’è una guerra che insanguina la notte
un bagliore rallentato che si spande
e che non smette di gelar le vene –
quanto potremo ancora rimanere insieme
dispersi come siamo, scaraventati via
senza capire come e dove, abbandonati
dalla mano che ci custodiva, questa minaccia
incomprensibile che preme e che ci schianta,
questo macigno greve che ci annienta
questo vagare oscuro che non si risolve
e che cancella ciò che è stato,
ci oblitera il passato, ce lo toglie…
da Unità di risveglio (Einaudi, 2010)
Una battaglia quotidiana all’interno di una coppia. Non male e complimenti per aver presentato un’altra poetessa che appare veramente in gamba.
Una battaglia, di qualsivoglia genere, che lascerà solo feriti e morti, sembra scritta in una notte di guerra, e forse è così, davvero bellissime parole.
credo proprio che non ti sbagli. un saluto!