Incidente stradale
Vago, segreto, estraneo e camuffato
nel solito viavai della città,
svolto angoli e mi fermo separato,
aspettando me stesso o la metà
che, ignara, è rimasta dall’altro lato.
E lettere bastarde metto a fianco
di tutti i cruciverba del giornale,
urlo un avvertimento, orripilato,
verso la luce rossa del semaforo
e tocco, come brace, il suol bagnato.
Resta indietro il mio abito stracciato,
che sanguina da squarci e cuciture,
di corsa arriva il sarto convocato,
mentre io nella mente me la rido,
vivo, segreto, estraneo e camuffato.
da Poesie (Einaudi, 2007), trad. it. Fernanda Toriello.