Pico
Mesi steso su Roma morta
ogni giorno e di nuovo,
mare vuoto di fortune.
Andare via con una vita a strascico
e la cardiologia elementare
a gonfiare le vele.
Scegliersi un’isola minore
sala d’attesa a cielo aperto,
battiti irregolari.
Ci ho scoperto un cristianesimo
che mi tiene compagnia e m’ha svelato
il mito barbaro che ho avuto di te.
Altrove cresce un senso di festa,
qui si bevono pomeriggi corretti col vero
e io snocciolo ancora frammenti di rara devozione
Il potere
che hai
di cambiare le cose
minuscola età dell’oro
Il tuo sangue
di ieri notte
stamattina
sull’angolo
della mia bocca.
Inedito