Heinrich Heine

Mir träumte wieder der alte Traum

Mir träumte wieder der alte Traum:
Es war eine Nacht im Maie,
Wir saßen unter dem Lindenbaum,
Und schwuren uns ewige Treue.

Das war ein Schwören und Schwören aufs neu,
Ein Kichern, ein Kosen, ein Küssen;
Daß ich gedenk des Schwures sei,
Hast du in die Hand mich gebissen.

O Liebchen mit den Äuglein klar!
O Liebchen schön und bissig!
Das Schwören in der Ordnung war,
Das Beißen war überflüssig.

*

Il sogno antico

Sognai una volta ancora il sogno antico:
era di notte, a maggio, sotto a un tiglio
noi sedevamo e intanto giuravamo
l’uno all’altra perenne fedeltà.

Un giuramento e un giuramento ancora,
una risata, un bacio, una carezza;
e perché dell’impegno fossi memore,
un morso sulla mano tu m’hai dato.

O dolce amata coi tuoi occhi chiari!
O dolce amata, bella ed elegante!
Forse era doveroso il giuramento,
ma il morso, no, non era necessario.

Buch der Lieder (ed. Hoffmann und Campe, 1827), ed. it. Il libro dei canti (Einaudi, 1983)

(Traduzione inedita di Luca Alvino)

Heinrich Heine


Ci siamo voluti davvero un gran bene,
Eppure ci siam sopportati.
Abbiamo giocato a moglie e marito
Però non ci siamo picchiati.
Insieme abbiam riso e abbiamo scherzato,
Ci siamo abbracciati e baciati col cuore.
Con gioia infantile a nascondino
Abbiamo giocato nei boschi e nei prati,
E siamo stati così bravi a nasconderci
Che poi non ci siamo mai più ritrovati.

 

Poesie scelte (Mimesis, 2016), a cura di Simonetta Carusi